Mutui a tasso variabile

Passiamo ora a parlare dei mutui a tasso variabile.

Quest’ultimo prevede che il tasso d’interesse vari nel tempo, seguendo un indice ben preciso.
Non esiste un unico indice alla quale i mutui fanno riferimento, anche se nella stragrande maggioranza dei casi, si fa riferimento all’EURIBOR.

Questo indice varia in base al costo del denaro, che a sua volta, sappiamo essere soggetto all’andamento del mercato, ed ad altri eventi legati al marketing ed all’economia.

In particolare, il tasso di interessa viene “aggiornato” con la stessa frequenza con la quale il mutuatario paga le rate del mutuo.

In poche parole, qualora il cliente abbia stipulato un mutuo con rate di cadenza mensile; ogni mese si avrà un nuovo tasso d’interesse, che verrà applicato alla rata da pagare in quel momento.

I vantaggi e gli svantaggi di questa tipologia di mutuo, sono presto detti.

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Mutui a tasso fisso

Questa tipologia di mutuo consente al mutuatario di mantenere, per tutta la durata del prestito, lo stesso tasso di interesse.

Ciò equivale a dire che, un mutuo che al momento della stipulazione del contratto prevede un tasso del 2%, manterrà questo tasso di interesse sino alla sua estinzione.

Come per tutte le altre tipologie di mutuo, quest’ultimo prevede dei vantaggi e degli svantaggi.

Il vantaggio è indubbiamente la tranquillità e la sicurezza: non bisogna preoccuparsi dell’andamento del mercato, il tasso rimarrà invariato anche in caso di gravi crisi economiche o problemi finanziari, ed al momento della firma del contratto, il cliente sa già l’entità di ogni singola rata, anche l’ultima.

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Tipologie di mutuo: i vari tipi di tasso e finanziamenti

Uno dei dubbi maggiori per tutti coloro che si apprestano ad aprire un mutuo, riguarda indubbiamente la sua “Tipologia”, ovvero il tipo di tasso.

Il “tasso” di un mutuo, è ovviamente la percentuale d’interesse che la banca applica sul mutuo e che consiste nel guadagno effettivo della banca in un prestito.
Su un finanziamento di 1.000€, con il 2% di interesse, il guadagno dell’ente creditizio consiste proprio in quel tasso del 2%, che in questo caso sarebbe equivalente a 20€.

In un mutuo, però, il tasso non è sempre il medesimo.
E non ci riferiamo esclusivamente alla sua entità (ovvero che sia del 1%, del 2%, dell’1.5%  ecc.); ma principalmente alla sua tipologia.
Il tasso di un mutuo si distingue in tasso fisso, variabile, misto; nonché altre tipologie minori ma comunque applicate.

Iniziamo dunque, ad esaminare le varie tipologie.

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